La notte di Valpurga di Gustav Meyrink è ambientata in una Praga più fantasmatica che irreale, in cui il passato si confonde con il presente. Il sogno fluttua sulla superficie della realtà, prima di soverchiarla, e i personaggi non rimangono circoscritti entro i limiti, naturali e temporali, apparenti... Per Meyrink le convulsioni sociali sono effetti di suggestioni, di possessioni psichiche collettive, suscitate da 'infezioni spirituali' trasmesse da elementi occulti. A questa aggregazione di germi maligni che, insinuandosi nella vuotezza delle anime, ne sviluppano il parassitismo, l'autore impone il nome di aweysha.