Graziella è ancora una bambina che cresce serena in un piccolo paesino dell'entroterra calabrese, quando le sue giornate e quelle di tutta la sua famiglia vengono scosse da un evento, forse, inevitabile. Il richiamo a una vita migliore oltreoceano è un evento comune a molti italiani degli anni Sessanta. Pochi giocattoli con lei per il viaggio, e tanti affetti lasciati lì a salutarla con lacrime di tristezza e di speranza. Una prova difficile la scelta di migrare in un altro Paese, lontano distante, diverso, forse troppo. Graziella vive l'esperienza del razzismo e del pregiudizio, del complesso e doloroso processo d'integrazione. La grande nave approda in un porto che si rivela essere incerto e poco sicuro, fatto di sacrifici e di ostacoli da superare. Grazia Citriniti ha trovato il coraggio di raccontare la sua storia, ricordando le gioie e i dolori di un'esperienza che ti segna e ti cambia la vita. Una storia familiare a tutti gli italiani che sono chiamati oggi a comprendere e ad accogliere l'altro, colui che ci è vicino più di quanto si possa immaginare, con la speranza che giunti in qualsiasi luogo sia "casa" ci sia per tutti un fazzoletto che sventola in segno di gioia.