Benvenuto Cellini, una delle figure più note del Rinascimento, non molto lontana da quelle di altri spiriti poliedrici come Leonardo o Michelangelo, suoi concittadini, di indole irrequieta e violenta, ebbe una vita avventurosa, segnata da contrasti, passioni, delitti, per i quali fu spesso costretto all'esilio o alla fuga. Coevo anche di Dürer, Bosch, Brueghel e Cranach, i suoi rapporti di amicizia, di collaborazione e di apprendistato con altri artisti ci dicono molto sulla sua formazione misteriosofica. È stato musico, cantante, disegnatore, orafo, forse ladro, certamente assassino, scrittore e poeta, avventuriero e iniziato ad alcuni Misteri. Dalmazio Frau racconta in questo saggio il personalissimo rapporto di Cellini con l'ermetismo, la magia e l'alchimia, che tanto hanno avuto importanza nel XV e nel XVI secolo. Un lavoro di sintesi, che ripercorre l'opera di Cellini come artista, uomo d'arme e occultista. Prefazione di Franco Cardini.