Con il d.l. n. 133/2014, conv. dalla l. n. 164/2014, è stato tipizzato in Italia il contratto di «godimento in funzione della successiva alienazione di immobili», meglio noto come rent to buy immobiliare. L'autore, dopo un breve inquadramento normativo, si chiede quali siano le potenzialità espansive dell'istituto e se lo stesso possa essere proficuamente esportato dal mercato immobiliare a quello delle imprese, in particolare per disciplinare modalità circolatorie del bene-azienda diverse e sganciate dal tradizionale binomio vendita/affitto. Più nel dettaglio, premessa l'utilità pratica di una «dissociazione» tra godimento ed acquisto dell'azienda, l'autore tenta di individuare le regole applicabili al rent to buy tutte le volte in cui questo non abbia ad oggetto un bene «statico» e tendenzialmente «immutabile», come un appartamento o un locale commerciale, bensì una pluralità di beni e rapporti giuridici «dinamici» e «multiformi», nell'insieme considerati ed unificati sotto la nozione di azienda.