Zehra ha sempre dipinto, fin da bambina. Dal giorno in cui un funzionario ha urlato contro sua nonna perché si era rivolta a lui in curdo, una lingua proibita, in Turchia. E da allora non ha più smesso: pervinca, verde giada, grigio antracite sono diventati il suo modo di rappresentare il mondo. Per questo motivo, quando la sua scuola viene distrutta negli scontri tra i curdi, un popolo perseguitato e privato dei diritti fondamentali, e le forze dell'ordine turche, Zehra non può fare a meno di ritrarre la scena. Ma quando il suo dipinto diventa virale sui social network come "La Guernica curda", viene arrestata e condannata per propaganda terroristica. Si ritrova così in carcere, a condividere la cella con altre giovani "colpevoli" di aver difeso la propria identità. Privata dei suoi colori, ma determinata a non rinunciare alla sua passione, Zehra arriverà a servirsi di scarti di cibo e dei suoi stessi capelli per dipingere, continuando così a far sentire la propria voce. Una storia vera di coraggio e resistenza, che in modo semplice e immaginifico denuncia la mancanza di libertà e la violenza che caratterizzano ogni guerra, impreziosita da illustrazioni originali e da un inserto a colori con alcune delle opere di Zehra Dogan. Età di lettura: da 11 anni.