La vicenda, scritta dall'alto come se un satellite spia sovietico avesse per anni seguito i percorsi dei protagonisti, è ambientata nel 1983. Si inizia quasi sempre da un cadavere, e da quanti ne seguiranno i destini. Viene ritrovato su di una spiaggia all'Isola d'Elba, dove Laitano vive e fa il suo mestiere e dove si incrociano i primi passi dei personaggi del racconto. A fare da guida al racconto sono le femmine del babbuino e una nave da carico sovietica, che dal mare baltico naviga fino alle coste del Corno d'Africa per consegnare armi, nella cui scia si dipanano i destini dei protagonisti. Il commissario dovrà arrivare fino a un villaggio sperduto della Somalia per annusare, assieme all'odore dell'albero dell'incenso, anche quello di uno straccio sporco di una verità miope e irresponsabile quanto lo sono gli esiti del colonialismo italiano e dell'imperialismo sovietico e americano. "Adorava la Settimana Enigmistica. Forse non tutti sanno che, che mette insieme capra e cavoli, cose che stanno sulla stessa pagina e non c'entrano un cazzo l'una con l'altra. Ma stanno lì, e qualcuno le mette insieme". Questa è la verità che Laitano ci fornisce.