In questo libro non ci occupiamo della storia dell'interpretazione. Gli scritti cristiani del passato sono fonte di ispirazione, ma non ci serve molto sapere che cosa significasse un dato simbolo per uno o per l'altro esegeta. Ciò che importa è cosa quel simbolo possa significare per noi, che cosa può dirci per gettar luce sui problemi concreti e spirituali che affrontiamo in questo delicato periodo. I testi sacri sono giunti a noi attraverso una catena di copie e traduzioni, in cui si sono inseriti errori, aggiunte e omissioni. Secondo alcuni, questi mutamenti tolgono l'autorità al testo sacro, che diverrebbe così un libro come un altro, scritto dall'uomo, e non rivelato dallo spirito. A mio avviso vale l'esatto contrario: questi cambiamenti permettono al testo di vivere, di adattarsi continuamente al momento in cui sono inseriti, senza fossilizzarsi in una sequela di parole immutabile. È come se il racconto respirasse: in questo modo, pur essendo scritto dalla mano dell'uomo, rimane in un certo senso davvero ispirato.