In un'isola remota e incontaminata dell'Oceano Indiano, Pile de France (Mauritius), colonia francese nel Settecento, due giovani allevati dalle sole madri si amano sin dall'infanzia: lontani dai pregiudizi della civiltà, Paul e Virginie conoscono solo la felicità e l'innocenza, in completa comunione con la natura e circondati dalla devozione cristiana. Il loro idillio si trasforma però in dramma non appena incontrano gli obblighi e le convenzioni della cultura occidentale, che porterà alla tragica conclusione. Permeato delle lezioni dei filosofi illuministi, soprattutto Rousseau, il romanzo di Bernardin de Saint-Pierre suona come una sferzante critica della società classista e schiavista della Francia settecentesca, cui contrappone la perfetta eguaglianza esistente alle Mauritius.