Difficile dire quando la morte, da sempre inseparabile compagna dell'uomo, sia entrata a far parte del suo immaginario quotidiano. Impossibile tuttavia pensare che il fantasma della propria fine abbia tardato più di tanto a pervadere i sogni dell'uomo, trasformandoli in incubi destinati non solo ad inquietarne i sonni, ma anche a condizionarne il credere, lo sperare, il pensare e, primariamente, il vivere. Proprio di questa presenza le pagine che seguono cercano di tratteggiare la fisionomia, dall'epopea mesopotamica di Gilgames al mondo egizio, dalla cultura greco-romana all'avvento del cristianesimo, dal medioevo di Francesco d'Assisi e delle danze macabre alla creatività rinascimentale, dalle inquiete visioni del Caravaggio a quelle dei grandi protagonisti della pittura contemporanea: Van Gogh, Picasso, Wahrol e Basquiat.