Per Adam Smith, la mano invisibile era il grande regolatore "automatico" dell'economia. La storia del capitalismo ha tuttavia dimostrato che difficilmente gli interessi individuali convergono spontaneamente verso un più ampio interesse generale. La crisi del 2008 e la crisi del debito europea ci hanno detto che non è tanto lo Stato a poter reclamare un nuovo interventismo quanto piuttosto i singoli individui a dover rivendicare servizi e tutele in un grande mercato globale che, in assenza di adeguate misure di contenimento, potrebbe lasciarli a piedi in mezzo a un deserto. Torna così necessaria la compresenza di una mano visibile. Ciò non vuol dire ostacolare il mercato né gonfiare il ruolo dello Stato. Significa, al contrario, rivitalizzare le potenzialità del primo e ridurre le disfunzioni del secondo, garantendo a tutti i cittadini le stesse possibilità e le stesse opportunità di realizzarsi, in un sistema che armonizzi meriti e bisogni. Esiste ancora un modello di questo genere in Europa? E nel resto del mondo?