La valorizzazione e la promozione delle lingue regionali e minoritarie presenti in Italia, sostenuta da un diffuso favore da parte delle popolazioni interessate, trova una sua particolare declinazione in ambito scolastico. Partendo da una riflessione generale su aspetti relativi alla normativa di tutela e passando per l'ormai consolidata esperienza svolta dagli istituti che sviluppano competenze al loro interno o si giovano del supporto delle agenzie formative del territorio, il volume propone una descrizione delle due maggiori lingue regionali del nostro Paese, quella friulana e quella sarda, tracciandone un essenziale profilo linguistico e analizzando le condizioni che ne hanno permesso una prima introduzione nei curricoli scolastici. Di prospettiva, anche per il possibile coinvolgimento di altri contesti dove insistono lingue di minoranza, è la sezione conclusiva del lavoro che affronta la questione della certificazione delle competenze glottodidattiche del docente di friulano e di sardo. La sfida da vincere, ancora una volta, è quella della qualità della didattica, qualità che sola può assicurare la trasmissione ai più giovani dell'insieme dei saperi, dei valori e delle sensibilità che costituiscono il patrimonio tradizionale delle nostre comunità.