Romanzo 'spirituale' di Jack London, dove reale e fantastico si confondono senza posa. La rappresentazione del violento universo carcerario si alterna, infatti, a racconti e riflessioni sui rapporti tra spirito e materia, che bordeggiano i concetti di evoluzione, di "memoria atavica" e reincarnazione. Segregato in una cella di isolamento, il protagonista dell'opera riesce ad annullare temporaneamente le costrizioni del corpo fisico e a librarsi incontro al proprio sé immortale.