Lungo tutta la sua vita dedicata agli studi sulla rivoluzione scientifica, da Galileo a Cartesio, sulla scuola galileiana e sul peso che Galileo e le vicende della sua condanna avrebbero avuto sulla storia e la cultura italiana nei secoli a venire, Maurizio Torrini ha affiancato un capillare lavoro di scavo e ricostruzione del pensiero filosofico e scientifico napoletano a partire dalla fine del Cinquecento, cui ha dato una nuova fisionomia riscoprendo autori, pubblicando testi e mutando prospettive d'interpretazione. La scelta contenuta in questo volume va da Della Porta, la sua fortuna e i suoi rapporti con l'Accademia del Lincei, a Vico e la cultura scientifica del suo tempo, passando per gli Investiganti, Leonardo Di Capua, o per il dibattito sulla scienza fra Sei e Settecento. Una raccolta di saggi che esemplifica l'ampia produzione di Maurizio Torrini sulle istituzioni scientifiche e i rapporti tra filosofia e scienza a Napoli dalla prima modernità al Novecento.