Nel testo sono passate in rassegna le conoscenze astronomiche degli antichi europei, dal Paleolitico al Rinascimento, secondo l'ottica propria dell'archeoastronomia, cercando cioè di comprendere come le varie culture abbiano inteso i fenomeni celesti, come se ne siano serviti, quale ruolo l'astronomia abbia giocato nella loro visione del mondo. L'autore si è intenzionalmente posto in modo sintetico e divulgativo, mantenendo comunque il senso scientifico dell'indagine. Il testo privilegia una dimensione europea, alla ricerca di ciò che ci unisce più che di ciò che ci divide. Per quanto riguarda l'area geografica italiana, si segnala la trattazione delle conoscenze astronomiche nel megalitismo mediterraneo e alpino, in Gallia Cisalpina, in Etruria, in Magna Grecia e tra i Longobardi; sono trattate anche le conoscenze astronomiche di Dante Alighieri nel contesto del Medioevo occidentale e in un'ottica finora mai considerata in una pubblicazione di lingua italiana; e di Leonardo da Vinci nel contesto del Rinascimento europeo. L'ampia bibliografia fornita crediamo possa essere utile anche al lettore più esperto, poiché include tanto opere divulgative quanto lavori professionali (...)