La fisica assume una realtà fatta interamente di "cose" materiali in interazione tra loro. Come conciliare questa visione apparentemente meccanicistica con le grandi domande esistenziali del pensiero umano? Marco Salvati avanza la sua risposta, rintracciando nell'unità profonda del reale il cuore della questione. Microcosmo e macrocosmo, osservatore e osservato sono così uniti in un rapporto più profondo del semplice causa-effetto: è l'entanglement, l'"intreccio", come lo chiama la meccanica quantistica. Questo rapporto è reso ferreo dalle simmetrie della natura, e lega il passato al presente e al futuro: il mondo è, non diviene. In questa prospettiva, ogni individuo è intrecciato con ogni altro essere senziente, e la coscienza universale che ne risulta è forse quello che i credenti chiamano "dio".