Il saggio, ormai a pieno titolo da considerare un classico del settore, ripercorre l'inseguirsi di due concezioni opposte riguardanti il cosmo e i viventi. Nella nuova edizione si parte da William Harvey e si giunge alle prime quattro decadi del Novecento, che vedono da una parte il riaffermarsi del creazionismo nel grande Processo della Scimmia (1925) e dall'altra il consolidamento dell'evoluzionismo grazie ai contributi di ampio respiro dei biologi Thomas Morgan, Theodosius Dobzhansky e Nicolaj Timofeev-Resovskij. L'autore si attiene a una esposizione fedele delle idee, con ricchezza di citazioni e annotazioni biografiche, tessendo le trame concettuali e i punti nodali con linguaggio chiaro e accessibile. Il libro è destinato ai curiosi di una disputa che tutt'oggi vede contrapposte la visione del divenire del cosmo e dei viventi e la mitologia dei fondamentalisti.