I Philosophiae naturalis principia mathematica (1687) e l'Opticks (1704) di Isaac Newton sono tra le opere più importanti e innovative di tutta la storia della scienza. Due pietre miliari, sia per le straordinarie scoperte che contengono - dalla legge di gravitazione universale alla natura composita della luce solare - sia per l'originale e coerente metodo di indagine del quale si servì per realizzarle. I saggi raccolti nel volume sono dedicati a ricostruire soprattutto la genesi e la lunga gestazione di questi due capolavori. Al tempo stesso, tuttavia, attraverso una lettura incrociata con l'ingente e prezioso patrimonio di manoscritti lasciati inediti da Newton, di tali opere si intende anche mostrare il retroterra religioso e metafisico, non sempre così evidente nella versione a stampa. Alcuni approfondimenti sulla ricezione delle idee newtoniane nel XVIII secolo aiutano infine a capire come dietro il dibattito sulla sua fisica e sulla sua cosmologia si celassero complesse e preoccupanti questioni ideologiche, politiche e teologiche.