L'evoluzionismo - ovvero la teoria secondo cui, dalla sua comparsa sulla Terra, la vita si sarebbe evoluta in modo progressivo da cellula primordiale a organismo complesso - è uno dei pilastri della biologia moderna e trova le sue origini nelle osservazioni e riflessioni effettuate da Charles Darwin oltre un secolo e mezzo fa. Per la maggior parte delle persone, l'evoluzione della specie è una materia relativamente scontata che si studia a scuola e i cui passaggi fondamentali sono spesso ridotti a una sorta di filastrocca: brodo primordiale, pesci, dinosauri, meteorite (ops), roditori, mammiferi, scimmie, uomo. La sua teorizzazione è però, ovviamente, molto più complessa di così e sicuramente più controversa; per capirlo, basta dare un'occhiata al più recente 'albero della vita' pubblicato poche settimane fa sul Journal Nature Microbiology. Ciò che non tutti sanno, è che la teoria formulata da Darwin viene contestata da un movimento detto "antievoluzionista." Gli antievoluzionisti non sono creazionisti ma, di base, si contrappongono a tutte le altre scuole di pensiero accusandole di non disporre di prove scientifiche a supporto delle loro teorie. Quali sono le prove che mancano a questa teoria? Dobbiamo forse rivedere il concetto stesso di "scientifico"?