"Perché tradurre per la prima volta in italiano "La base fisica della vita" di Thomas Huxley? La conferenza che il geniale autodidatta, poi professore di Storia Naturale alla Royal School of Mines, tenne nel 1868, in che senso può, circa centocinquant'anni dopo, essere d'attualità? I contemporanei, soprattutto gli ambienti accademici vicini al potere ecclesiastico, lo disprezzarono, ma anche il più vasto contesto scientifico lo ignorò a lungo. Solo recentemente le sue idee, nella loro appassionata e anche, direi, poetica esposizione, tornano a esibire l'intuizione profonda circa la base fisica comune a tutte le forme viventi." (Dalla postfazione di Antonio Bianconi)