Due secoli, due donne, una famiglia: Costanze Neumann racconta la storia di una famiglia dalla Prussia del 1860 fino alla prima DDR. Figlia di un commerciante di tessuti ebreo, Anna Reichnheim soddisfa il desiderio di suo padre di scalare i ranghi della società prussiana. Quando nel 1881 nasce suo figlio Heinrich, Anna ripone grandi speranze nel primogenito. Ma a Heinrich non interessano le convenzioni della sua famiglia ebrea di alto ceto. Soccombe alle tentazioni della vita notturna berlinese e si innamora di Marie, una ragazza comune, che sua madre non può accettare. Per sfuggire alle convenzioni Heinrich e Marie vivono il loro amore negli Stati Uniti fino a quando la Prima guerra mondiale non li riporta in Europa. Rimangono lontani ed esclusi dalla famiglia, anche quando le ombre della crisi economica mondiale e dell'ascesa del nazionalsocialismo scendono sul Paese. Anna muore nel 1932 senza riconciliarsi con il figlio Heinrich, ignara di cosa abbia in serbo il destino per la sua famiglia. Mentre i suoi fratelli fuggono o vengono espulsi dai nazisti, Heinrich rimane in Germania. Ancora una volta è Marie che gli dà supporto mentre lottano per sopravvivere... I personaggi di Neumann sono complessi e convincenti, plasmati dai rispettivi ambienti. Con echi di Theodor Fontane e Sebastian Faulks, questo è un romanzo dal fascino della saga, dove la storia di una famiglia dispersa rimane indissolubilmente legata a quella tedesca.