Eleonora e Nora, nonna e nipote, oltre al nome condividono un temperamento passionale e ribelle, che le spingerà a opporsi alle rigide norme sociali e agli stereotipi dell'ambiente in cui vivono. Nella Sicilia di metà Ottocento, mentre Garibaldi infiamma gli animi con speranze che si riveleranno illusorie, Eleonora si sottrae a un matrimonio combinato e rinuncia ai propri privilegi aristocratici per sposare l'uomo di cui è innamorata. Sessant'anni dopo, le profonde trasformazioni sociali non impediranno alla nipote Nora di ripercorrere gli stessi passi, rifiutando i ricatti affettivi del padre. Una Sicilia arcaica, quasi mitica, in bilico tra la natura selvaggia e il fasto dei palazzi barocchi, fa da sfondo a una saga familiare declinata al femminile. Nell'eterno, mai risolto conflitto di genere, alla fine sono sempre le donne a pagare il prezzo più alto quando osano rifiutare le subdole regole di una società maschilista.