"Mancavano pochi giorni al Natale, stavamo tappati in casa, era ormai sera e faceva un freddo cane. Qualcuno saliva la nostra scala, non poteva che essere un tedesco e infatti un soldato bussò alla porta e ci chiamò per nome. Il babbo ci fece addossare al muro poi andò ad aprire." Il Diario è il racconto in prima persona della storia della famiglia di Alba Arcelli tra le due guerre mondiali: contessa, figlia di un nobile decaduto, socialista renitente la tessera del fascio e protagonista di una saga familiare che assomiglia più a un naufragio; un'inviata speciale dal passato che mostra Bologna e l'Italia, la paura e la miseria, le purghe, le botte e gli stratagemmi antifascisti per farla franca, le bombe, i rastrellamenti e la vita da sfollati, la solidarietà, il coraggio e la bellezza cupa e misteriosa degli anni in cui si viveva con la porta aperta, l'attentato a Palazzo D'Accursio, l'8 settembre e la Liberazione. Cento anni dopo siamo sempre lì: terrorizzabili e sempre pronti a baciare gli stivaloni di turno, in cambio della carezza di una presunta sicurezza. Il perimetro della nostra libertà dipende sempre da noi.