Valerio Evangelisti narra le vicende di alcune famiglie di braccianti e contadini romagnoli dall'epoca post-risorgimentale alle soglie del Novecento. Microstorie che raccontano un pezzo della storia d'Italia: la trasformazione agricola dell'Emilia, la bonifica, l'affermarsi del movimento cooperativo e socialista, la lenta e sanguinosa conquista della democrazia. Tutto viene letto con gli occhi di protagonisti solo in parte consapevoli: Attilio, ex garibaldino dalla vita misera e precaria; Rosa, vittima predestinata ma non docile del potere arrogante; Canzio, ribelle per indole. Attorno a loro una folla di personaggi spesso realmente esistiti.