'Una famiglia fiorentina' è la protagonista in queste pagine degli ultimi anni dell'800, con la società di allora nella quale ancora si avvertivano gli echi dell'epoca granducale, e del 'secolo breve' con i fermenti artistici che germogliavano nei caffè fiorentini, l'orrore di due guerre e la lunga, infelice, parabola, del fascismo. Conosceremo una sorta di misantropo, Carlo Chiostri, immenso però come illustratore di libri, l'amore di due artisti conosciutisi in uno studio pittura dal quale erano transitati giovani di grande talento come Primo Conti, un fiorentino gaudente trapiantato a Parigi, trascorreremo le serate al Forte dei Marmi a chiacchierare con Carlo Carrà, e con Lorenzo Viani, incontreremo la tenda degli Agnelli in una Versilia ancora selvaggia dove i bastimenti, attraccavano al molo del 'forte' a caricare il marmo delle cave Apuane, passeremo al Margherita di Viareggio con Giacomo Puccini, e faremo un salto a ritroso nella storia a ricordare usi e costumi di un mondo che cercava di difendere valori di cui si cominciava già a vedere una prossima estinzione.