Una saga familiare che si snoda per tutto il novecento in una Sicilia dove, una volta tanto, non è la mafia a farla da padrona, ma una tradizione antiquata intrisa di cortesia greca, di ospitalità araba e di innovazione normanna. Protagonista dispotico è don Carmelo, padre padrone, nato povero e diventato talmente ricco da non sapere più come consumare il patrimonio ereditato dalla moglie. La mano del padrone si cala violenta sulla vita dei suoi figli, segnandola per sempre, in una serie di vicende narrate con minuzia. Tutti i personaggi della saga prendono vita autonoma, ruotando sempre intorno al "padrone", che domina la scena.