Pubblicato nel 1922, "Atlantis, die Urheimat der Arier" di Karl Georg Zschaetzsch si pone - tanto originalmente quanto scientificamente - sulla scia degli innumerevoli testi che, fin dal passato più remoto, hanno trattato di Atlantide e dei suoi abitanti. Ben lungi dall'indulgere in mitopoiesi più o meno ideali, bensì affidandosi a una fine ermeneutica delle più disparate fonti, l'autore reinterpreta e trasforma il classico mito di Atlantide in mito razziale.