Gli dèi e gli eroi della Grecia possono convivere col presente dei villaggi dell'Eubea; i tavolini d'un caffè all'ombra dei platani con Orfeo eleusino; le tragiche punizioni di Apollo con le tenerezze amorose di Gobineau in un'Atene del secondo Ottocento. Così gli antichi diventano, in queste pagine, nostri contemporanei e il passato vi irrompe come un oracolo vivente. Poussin, Rembrandt e Dürer si affiancano a scrittori del Novecento, andando a comporre una sorta di sontuoso museo interiore. Scritti in periodi e luoghi diversi, lungo un arco di tempo compreso fra il 1934 e il 1987, questi saggi toccano argomenti eterogenei: viaggi, quadri, libri, ricordi. Ma sia che trattino della mitologia greca o di un'opera di Rembrandt, dell'Isola dei morti di Böcklin come del giovane Mozart, essi risultano interamente pervasi dalla devozione del pellegrino e dalla curiosità dello straniero. Con la cronologia della vita e delle opere.