Apostolo dell'estetismo di Ruskin e di Pater, squisito imitatore dei melodiosi preziosismi di Gautier (ma anche di Hugo, Flaubert e Huysmans), Oscar Wilde ancora oggi incanta e conquista soprattutto per la prodigiosa brillantezza della sua prosa, specie lì dove si fa paradossale ironia nel ritrarre argutamente e a tratti spietatamente la società del suo tempo. Revisione di Martina Beldomenico. Con un saggio di James Joyce.