Sovrano dell'Elba, Napoleone fu il soggetto promotore di una rete di intelligence attiva in molti stati europei e l'oggetto dell'attenzione di un nugolo di informatori sull'isola che comunicavano direttamente o indirettamente con altrettanti referenti esterni. Di questi, il più attrezzato fu un ex ufficiale lucchese che, facendosi passare per mercante d'olio, riferì per tre mesi al console del Regno di Francia a Livorno quanto poteva osservare in ogni ambiente in cui riusciva a inserirsi. In particolare, ragguagliò puntualmente sui contatti segreti tra Napoleone e un aristocratico lombardo emissario di un gruppo di patrioti incaricato di convincerlo a mettersi a capo del riscatto italiano. I suoi rapporti, inviati pressoché quotidianamente, si riportano, commentati, in questo lavoro, che viene ad occupare un posto di rilievo nel panorama della produzione storica sul grande còrso in una fase cruciale della sua parabola umana e politica.