All'indomani della costituzione del Regno d'Italia furono intraprese varie azioni per organizzare, unificare e uniformare i riuniti territori degli Stati preunitari. Uno dei principali passi necessari fu la pianificazione della difesa territoriale nazionale da parte delle Forze Armate. Con il R.D. del 23 gennaio 1862 si provvide a nominare una "Commissione Permanente per la difesa del Regno" al fine di mettere a punto il Piano generale per la Difesa dello Stato. Tale Piano, pronto nel 1866, a seguito degli eventi connessi con la Terza guerra d'indipendenza e con la Liberazione di Roma, subì tra il 1870 e il 1871 un sostanziale aggiornamento a cui fece seguito un vivace dibattito. Successivamente, alla luce dell'esperienza della guerra franco-prussiana e delle derivanti problematiche geostrategiche, proseguì senza sosta la pianificazione difensiva, terrestre e marittima.