Correva l'anno 1924 quando Lothrop Stoddard - laurea all'Università di Harvard e Ph.D in Storia - nel suo "Racial Realities in Europe" aveva già previsto tutto: dalla nascita di una nuova Germania nel 1933 all'annessione dell'Austria nel 1938, dalla decadenza di Spagna e Portogallo alle guerre iugoslave del 1991, dal crescente abisso tra il Nord e il Sud Italia alle rivolte degli immigrati di seconda generazione. Come ha potuto un uomo, al di là dell'Oceano Atlantico, prefigurare eventi che sarebbero avvenuti solamente molti anni dopo? La risposta, già racchiusa nel titolo stesso del libro, si dipana tra dense pagine che ripercorrono con agilità la storia europea. Una risposta che, oggi, sicuramente suonerà sgradevole alla maggioranza, ma che, tra fine '800 e prima metà del '900, andava a spiegare scientificamente molti, troppi interrogativi tanto in America quanto altrove.