Geografie dell'anima non vuole essere una guida storico-artistica, è invece una sorta di diario per scoprire e riscoprire quanto dei luoghi vissuti ci appartiene e quanto noi apparteniamo a loro. Le ventuno "geografie" all'interno del libro attingono alle biografie delle autrici, con particolare attenzione alle città di Fermo e Milano. Si parla di luoghi del radicamento, del sentire, dell'azione e della trasformazione, del cuore, dell'espressione, della visione, e dello spirito. La ventiduesima "geografia" è Urania, una narrazione diversa dalle altre e non inserita nello schema scelto per il testo, una città speciale che, tra il reale e l'onirico, apre al futuro.