Il libro propone un nuovo importante paradigma per comprendere l'evoluzione biologica, cioè il principio organizzatore fondamentale della biologia. Shapiro esamina nuove prove e scoperte molecolari che mettono alla prova la visione convenzionale dell'evoluzione basata sulla sintesi neodarwiniana, mostra perché tale visione sia inadeguata secondo le conoscenze attuali e presenta una lettura alternativa del processo evolutivo che riflette il passaggio nelle scienze della vita verso un approccio maggiormente basato sulla nozione di informazione e sullo studio dei sistemi. Shapiro integra i progressi ottenuti nella simbiogenesi, nell'epigenetica e nella teoria saltazionista, per approdare ad una cornice unificata che legge il cambiamento evolutivo come un processo attivo delle cellule, regolato epigeneticamente e capace di realizzare grandi mutazioni in tempi rapidi, attraverso uno scambio orizzontale di DNA, ibridizzazione tra specie, duplicazione dell'intero genoma, simbiogenesi o ristrutturazione massiva del genoma. Introduzione di Enrico Bucci.