Anneo Sereno si rivolge all'amico Seneca come un malato al medico per essere aiutato a guarire dall'irrequietezza che lo affligge. Il filosofo indica quindi al suo "paziente" la via verso la tranquillitas propria di un animo «ben disposto verso se stesso». Nel proporre il suo "medicamento" Seneca si rifà a secoli di tradizione filosofica, stoica soprattutto. Ma, in questo dialogo, al consueto invito alla moderazione aggiunge l'importanza di adattare qualsiasi "arte del vivere" alle proprie forze, senza disdegnare momenti di svago e persino l'ebbrezza. Una novità assoluta nella sua produzione, attentamente esaminata, tra gli altri temi di originalità, nell'esaustivo saggio di Tommaso Gazzarri che accompagna questa nuova traduzione agile e moderna, riccamente annotata.