Un libro che nasce dalla stretta amicizia dell'autrice con Clara Sereni. Uno studio che attinge a interviste e documenti inediti di un'intellettuale liminale: comunista fuori dal Pci, ebrea laica, femminista non militante. Un itinerario che procede facendo luce nell'intreccio tra vita e opere, che recupera la scrittura prima che diventi letteratura, che accoglie la fantascienza come transizione del sé e che individua le canzoni popolari come liberazione culturale e fisica. I riferimenti nel testo a tre scritti di Sereni mai pubblicati - il poemetto Ambarabà ciccì coccò, le ballate per il Folkstudio, il racconto Sara e Hagar - scandiscono le principali aree d'indagine sull'autrice, regalando al lettore uno spaccato inusuale sulla sua opera.