L'opera affronta il problema della corruzione e del malaffare da una visione del tutto personale dell'autore, che considera questo oscuro turbamento sociale come un liquido che bagna, impregna e talvolta penetra le cellule della collettività coinvolgendo tutti e tutto l'ambiente in cui viviamo. L'onestà sta nelle persone a prescindere dal ruolo che rivestono e dal luogo in cui operano. Si cerca di dimostrare questa teoria attraverso aneddoti di vita vissuta, citando i fatti ma non i nomi, perché non si tratta di una denuncia sul comportamento di specifiche persone ma una denuncia su un modo di fare e sul pensiero che lo domina, che sta alla base di molte storture della nostra società.