Il volume raccoglie discorsi, lettere aperte e articoli scritti dall'autore durante la sua lunga attività di funzionario pubblico e dirigente di partito fino a oggi. Nella prima parte troviamo i cosiddetti "Pensieri politici", un excursus che va dai giorni dell'autunno caldo del Sessantotto al suo progressivo allontanamento dalla politica attiva; seguiti poi dai "Pensieri divergenti" - dato il loro carattere libero e spesso estemporaneo - su temi vari come il ruolo dell'educazione, il linguaggio del giornalismo, la solidarietà, l'amicizia e tanti altri. Un tentativo di rimettere al centro parole come libertà, democrazia, giustizia sociale, ripudio della guerra, pace, che ormai sono diventate sempre più vuote e prive di significato, nel desiderio che le nuove generazioni riescano a riappropriarsi del proprio futuro e a vivere in un mondo migliore.