Muovendo dall'analisi dell'attuale crisi democratica, lo studio si interroga sulle modalità di rivitalizzazione della democrazia e del Parlamento in Italia. In un contesto pluralistico e policentrico, da sempre attraversato da numerosi cleavage, soprattutto territoriali, appare evidente infatti come sia impossibile prescindere dalla presenza al "centro" delle realtà territoriali, in primo luogo delle Regioni, concepite peraltro dallo stesso Costituente quali strumenti che avrebbero dovuto contribuire alla democratizzazione del sistema. Oggi, tuttavia, è inevitabile constatare che il regionalismo italiano rimane ancora, per molti versi, ambiguo e incerto. Inoltre non si può non registrare la difficoltà, principalmente politica, di realizzare la trasformazione dell'attuale anomalo bicameralismo simmetrico in uno di tipo asimmetrico, con l'introduzione di un Senato espressivo delle autonomie territoriali. Dopo aver affrontato numerose questioni teoriche, collegate alla democrazia e alla rappresentanza, alla sovranità e alla sussidiarietà, il volume cerca di dimostrare come le difficoltà e le carenze che si riscontrano non mettano certo in dubbio - anzi, piuttosto, rafforzino - l'esigenza di assicurare il raccordo tra centro e periferia e di individuare, quindi, gli strumenti oggi maggiormente idonei a realizzare la necessaria "leale cooperazione" tra territori nell'ambito dell'attuale realtà decentrata.