«Ho letto con attenzione il libro di Federico Rampini, un erudito classico, e ho imparato molto: è come un mazzo di fiori che sbocciano, e adesso ho molte più domande di prima. Buon segno» (Alessandro Baricco). È dai tempi di Alessandro Magno che l'incontro-scontro fra Est e Ovest ispira la nostra visione del mondo. «Noi» siamo concentrati sui valori e sui diritti del singolo, «loro» abitano un universo comunitario. Il dispotismo orientale, teorizzato da Marx e da altri pensatori dell'Ottocento, lo ritroviamo al multiplo nelle sue reincarnazioni contemporanee, da Erdogan a Xi Jinping. C'è poi il «loro» spiritualismo contro il «nostro» materialismo: un mito che si complica sempre più nella modernità. Siamo passati attraverso le fasi dell'emulazione, talvolta dell'omologazione, del rifiuto, della rincorsa e del sorpasso, della riscoperta delle radici. È probabile che un punto di equilibrio non lo troveremo mai. Rampini, nomade globale, che vive tra Asia e America, ci accompagna in un viaggio nella storia indispensabile per capire tutte le contraddizioni del nostro presente.