Nel mondo classico c'erano, anche per le donne, codici comportamentali fissati da norme, ma nei miti raccontati nell'epica e portati in scena nel teatro antico, accanto a donne che a quelle norme si attengono, superandole anche con le loro virtù (Deianira, Alcesti, Andromaca, Antigone), troviamo donne trasgressive e dai comportamenti eccessivi (Medea, Clitemnestra). Questo volume, nella prima parte, a cura di Francesca Poretti, racconta le vicende di alcuni personaggi femminili del mito, presenti per lo più nella tragedia greca classica, con l'intento di cogliere il perché di certi comportamenti e di certe azioni, nonché il messaggio che gli autori intendevano offrire al pubblico di lettori o spettatori. Nella seconda parte, Patrizia de Luca, consapevole che l'interpretazione artistica aggiunge nuove valenze a quello che la tradizione letteraria ci ha tramandato, con letture sempre diverse dell'eredità classica, seleziona, dall'ampia documentazione nelle arti figurative, alcune immagini emblematiche di ruoli femminili ben precisi, tra cui la madre assassina per gelosia o per "divina follia", la sposa tradita, devota, abbandonata, crudele, la sorella leale e coraggiosa.