È possibile raccontare una vita, la propria, attraverso gli odori che ne hanno caratterizzato i momenti salienti, destinati a imprimersi nella memoria? Per Philippe Claudel non è solo possibile, è una realtà a tutti gli effetti, che si snoda in "Profumi". Vero e proprio puzzle olfattivo composto di sessantatré tessere rigorosamente in ordine alfabetico, "Profumi" rievoca un mondo ormai perduto, fatto di gente semplice, indissolubilmente legato all'infanzia, all'adolescenza e alla giovinezza del suo autore. Tra i boschi di conifere, i campi e i fiumi della Lorena qui descritti, tornano a vibrare attraverso la rievocazione sentimenti ed emozioni che, descritti con la libertà poetica e il tocco leggero del grande scrittore che sa stuzzicare i sensi di ognuno, trascendono la dimensione più strettamente personale per approdare a un'esperienza universale.