Il pamphlet "Difesa della poesia", opera teorico-letteraria di Percy Bysshe Shelley, fu composto nel 1821, come risposta al saggio del 1820 "The Four Ages of Poetry" ("Le quattro età della poesia") di Thomas Love Peacock nel quale l'autore aveva prefigurato la morte dell'arte nei tempi moderni, caratterizzati dal trionfo della ragione, della scienza e della politica, sostenendo l'inutilità della poesia in un'epoca di progresso e innovazione. Shelley ribatte che non solo la poesia non è prossima a morire, ma è il luogo per eccellenza in cui si sprigiona la facoltà immaginativa dell'uomo, con tutta la sua carica etica e utopica, in vista di un diverso ideale di umanità. Scritto un anno prima della sua morte, "Difesa della poesia" viene considerato il testamento spirituale di Shelley e costituisce uno dei punti di arrivo dell'estetica etica romantica, di cui rappresenta il lascito.