«Nonostante tutte le altre fonti di informazione, i testi scolastici costituiscono potenti mezzi mediante cui lo Stato può configurare le forme di percezione, classificazione, interpretazione e memoria necessarie a determinare identità individuali e nazionali. Ciò vale in particolar modo per Paesi come Israele dove storia, memoria, identità personale e nazione sono intimamente legati». Così l'autrice inizia la sua analisi, serrata e approfondita, dell'approccio alla Palestina e ai palestinesi nei testi destinati alle scuole. Un percorso illuminante in una «ideologia» che ha l'effetto di disumanizzare il popolo palestinese. A dieci anni dalla sua prima pubblicazione torna lo studio di Nurit Peled-Elhanan che aiuta a comprendere il rapporto profondo tra Israele e la Palestina e offre uno spaccato valido ovunque del rapporto tra scuola e società.