Brani, per lo più di natura saggistica, scritti nell'arco di mezzo secolo, dal 1971 al 2021, dai primi esercizi giovanili, p. e. sul Marchese de Sade e su Jean Genet, ad alcune annotazioni estemporanee del periodo dell'attività dell'autore come traduttore freelance [1979-2001 ca.], dalle recensioni anomale di fumetti e di libri illustrati [come studi non sistematici] alle riflessioni che a poco a poco chiariscono l'inattualità e la scarsa attendibilità della critica militante [in favore del rispetto dovuto, invece, ai ricercatori postumi e agli storici]. Con l'intuizione, nel progredire della redazione di questo pamphlet, di una più autentica scelta di campo: la pulsione fabulatoria all'insegna di un raccontare iniziando dagli spunti e dai temi più disparati, dalle letture di libri, dalle cronache dei mass media [comprese le news delle reti sociali], dagli appunti diaristici e perfino dalla chat on line [una realtà virtuale ormai invadente a vari livelli nella vita quotidiana]. Con un'attenzione particolare all'evoluzione della lingua italiana non immune da sgrammaticature e storpiature codificate o in via di codificazione, tuttavia filtrate da un'accortezza consapevole dell'attuale epoca neo-barbara.