Nel 1868-1869 esce a Milano la terza edizione di Cento anni, capolavoro assoluto di Giuseppe Rovani. La novità, oltre all'apporto di alcune correzioni redazionali, sta nella veste grafica. Intestazioni, capilettera e vignette concorrono a formare un ricchissimo romanzo illustrato, modificando completamente lo statuto narrativo originario. Questo volume si propone di indagare sul rapporto tra testo alfabetico e testo visivo, rispettando i presupposti estetici dell'autore, e di affrontare a partire da questa prospettiva i tanti problemi che il romanzo pone al lettore: la fine dell'Ancien Régime e l'avvento di un mondo nuovo, il lascito della sensibilità illuministica e l'irruzione della temperie romantica, la persistenza del ceto aristocratico e l'emergenza della borghesia, l'amministrazione corporativa della giustizia, l'educazione familiare, la fisiologia del matrimonio, la libertà dell'artista, il senso della Storia, la ricerca della verità, il percorso italiano tra spinte rivoluzionarie e controrivoluzionarie e, infine, la geografia della modernità lombarda racchiusa tra Milano, Venezia, Roma e Parigi.