All'inizio degli anni Sessanta Gabriella Parca e la sua collaboratrice Maria Luisa Piazza si misero in viaggio per l'Italia intervistando 1018 uomini di diverse età e condizioni sociali. A loro rivolsero domande inaudite per l'epoca, come "Che cosa pensa di una donna, che innamorata di un uomo prenda lei l'iniziativa verso di lui?", "Considera conciliabile il lavoro della donna fuori di casa, con i suoi impegni di moglie e di madre?", "Come dovrebbe reagire un uomo se sapesse di essere tradito dalla moglie?" e "Fra i suoi conoscenti, c'è qualcuno che ha rapporti con persone del proprio sesso?". Per la loro inchiesta dovettero ricorrere a sindacalisti, assistenti sociali, medici e parroci come garanti e fixer, perché era inconcepibile che due giovani donne andassero in giro a parlare di sesso con uomini sconosciuti. Non a caso il Giornale di Sicilia riferì della loro indagine definendole "due maniache sessuali". Questo libro raccoglie i frutti di uno studio sul campo volto a comprendere "mentalità e comportamento del maschio italiano", ovvero il punto di vista degli uomini sugli argomenti di cui le donne scrivevano alla posta del cuore e che Parca aveva già documentato in Le italiane si confessano. Oggi, a sessant'anni di distanza, nel nostro paese il quadro giuridico e la società sono mutati, ma il nocciolo duro di quella "mentalità", volta al controllo e al dominio dell'altro sesso, rimane. Ecco quindi che I sultani, oltre a costituire un prezioso documento storico, si rivela un'analisi purtroppo ancora attuale in alcuni suoi fondamenti.