In vent'anni di attività come recensore e opinionista George Orwell commentò più di 700 libri, film e opere teatrali. Da questa vasta esperienza nacquero articoli e saggi sulla letteratura e sul mondo editoriale, alcuni dei quali sono qui raccolti. Composti tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, vi si condensano la cultura e l'acume dello scrittore che predisse l'avvento delle società totalitarie e inventò il "grande fratello". Quelle sue qualità "profetiche" si ritrovano nei suoi scritti - tra cui "Memorie da libraio", "Libri contro sigarette," "Confessioni di un recensore di libri", "L'azione preventiva della letteratura" -, nei quali Orwell sembra parlare anche della vita e della letteratura dei nostri giorni, in cui il confine tra la verità e la bugia si è dissolto insieme allo spazio privato del cittadino.