L'Occidente, 'flatus vocis', è un nome cui non corrisponde più una oggettiva civiltà. Si è cancellato da solo, come una lavagna, finché una manciata di figuri si è infilato il fiato di tutti nelle proprie saccocce. Il Realismo Terminale, che aveva previsto la pandemia (!), festeggia i propri dieci anni di vita, debordando in vari paesi del mondo con il suo paradosso secondo cui la natura è sempre più simile agli oggetti, prodotti o artefatti, eccetera: "la natura è il catalogo di un centro commerciale". In queste paginette, Guido Oldani, fondatore del Realismo Terminale, traccia un bilancio sintetico del decennio di attività, lasciando intravedere, nell'anno di Dante, il profilo del futuro: ciò, manifestamente, nella lettera al Realismo Terminale in corso.