«Sorrido ma col cuore incerto. I nostri vecchi vestiti e il nostro vecchio gommone sono diventati l'assurda casa per i pesci sott'acqua! L'unica vita che avevamo l'abbiamo giocata, le nostre parole ora infiammano da lontano. Non sono da solo, non sono orfano, intorno e me sento i suoni di tutti coloro che non sanno di essere orfani.» Due famiglie per una sola persona sono un fardello molto difficile da portare: vuol dire avere più affetti, più ricordi, ma anche più sofferenze. Due società così lontane, così sconosciute l'una all'altra, così diverse tradizionalmente e mentalmente, possono essere tanto per una persona sola. In queste pagine, Gholam Najafi costruisce nuovi collegamenti tra le sue due vite, dei ponti tra il suo passato e il suo presente, che sono inevitabilmente ponti tra l'Oriente e l'Occidente, tra l'Afghanistan, terra natia, e l'Italia, terra adottiva.