Oratore, giornalista influentissimo e fine politico, queste sono le doti che hanno condotto Benito Mussolini alla rivoluzione fascista del 1922. Gli articoli e i discorsi contenuti in questo testo rendono giustizia alla scaltrezza e abilità di quello che sarà il Duce d'Italia. Anche Giovanni Giolitti, uno dei suoi principali avversari, anni dopo la marcia su Roma, al giornalista della Stampa Alfredo Frassati sottolineò come «tante, troppe, furono le chiacchiere che si fecero nell'autunno del 1922. I fatti li fece, tutti e bene, solo il signor Mussolini». I fatti, li continuerà a fare per oltre vent'anni. Introduzione di Fabrizio Vincenti Con un saggio di Valerio Benedetti.